Modellazione Manga

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Modellazione Manga

Questa NON è la mia storia, mi è piaciuto leggerla e ho pensato di condividerla con tutti qui. se non sai cos'è yuri sono fondamentalmente lesbiche.

qualche sfondo:
Tamura è un'artista di manga yuri che ha la propensione a vedere le sue due amiche fare sesso lesbico nella sua testa

Patty è un'americana che si è trasferita in Giappone per essere più vicina alla sua mecca degli otaku, lavora con Konata in un cosplay cafe e le piace vestire le sue amiche con vari abiti.

Yutaka è una ragazza malata, fragile e minuscola. Dato che trascorre così tanto tempo a essere malata, si sente come un peso per tutti coloro che la circondano. Vive con sua cugina Konata poiché è più vicina a scuola ed è meno faticosa per la sua salute.

Minami è una ragazza timida e riservata con un complesso petto piatto. È un'amica premurosa e premurosa per Yutaka poiché è un'apprendista infermiera che spesso si preoccupa per il suo piccolo amico malaticcio.
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Se hai tempo guarda il "Seinfeld" del mondo degli anime! Non si tratta assolutamente di nulla, ma è comunque buono per alcuni lolz! E ora lei una storia commovente su come gli amici si fanno strada in una relazione molto diversa...
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"E questa è la mia stanza." Tamura fece cenno alle ragazze mentre apriva la porta.

"Mettetevi comodi." La bruna fece un gesto con la mano.

"La stanza di Tamura è così occidentale!" esclamò Yutaka, curiosi occhi verdi che guizzavano per tutta la stanza. Sull'altro lato della stanza, perpendicolare alla porta, c'era un letto occidentale un po' alto, con l'accenno di un cuscino che sporgeva da sotto una trapunta viola scuro. Tende viola abbinate pendevano sopra il letto, una grande finestra che dava alla stanza una confortevole retroilluminazione. Scaffali di libri traboccanti di manga e ninnoli assortiti coprivano il muro vicino tra la porta e il letto. "Wow, ne hai così tanti!" la ragazza bassa sorrise raggiante, facendo scorrere la mano lungo i libri accuratamente posizionati mentre scansionava tutti i titoli.

Minami entrò timidamente nella stanza successiva, non abituata a fare visita agli amici, scrutò attentamente la stanza in cerca di spunti. Una leggera scrivania da studente ricoperta da una pletora di appunti era immediatamente alla sua destra; la carta sciolta era ammucchiata ad angoli strani su entrambi i lati, ma la scrivania era sorprendentemente pulita al centro. Nell'angolo oltre la scrivania c'era un tavolino, su cui poggiava un piccolo televisore/videoregistratore. Di fronte agli scaffali c'era una semplice parete ricoperta di poster, l'unica cosa interessante era una tenda viola che pendeva dal pavimento al soffitto. Facendo qualche passo all'interno, la ragazza allampanata si avvicinò a un tavolino basso, che sedeva su un tappeto rosso pallido, un fulcro sorprendentemente giapponese nella stanza altrimenti occidentale. Minami fece un passo intorno al tavolino quadrato, sedendosi mentre Patty finalmente raggiungeva gli altri.

La bionda entrò lentamente nella stanza, trascinandosi dietro una valigia su ruote. Patty appoggiò con cura la valigetta vicino allo scaffale, la borsa rigonfia che traballava precariamente mentre il contenitore sbilanciato e sovraccaricato lottava con la gravità. Alzandosi, si asciugò esageratamente la fronte. "È stata dura salire le scale." Appoggiando le mani sui fianchi larghi, Patty si guardò intorno nella stanza. "Bel posto." osservò semplicemente, cominciando a scrutare lei stessa gli scaffali. Tirando fuori uno dei libri, guardò Tamura con curiosità. "Quindi è qui che tieni le cose buone?" la bionda indicò lo spazio lasciato dietro di sé.

"Non importa quello!" Tamura sorrise nervosamente mentre chiudeva la porta. "Non dovresti iniziare con i costumi?" l'artista ha abilmente afferrato il volume del manga sciolto da Patty, cambiando rapidamente argomento allo stesso tempo. Sostituendo il volume, ha aggiunto "Dopotutto sei il 'direttore dei costumi'".

Patty ridacchiò in risposta: "Lo metti davvero nei titoli di coda?"

"Se ci vuoi davvero il tuo nome..." la bruna annuì lentamente.

"Perché non dovrebbe?" Yutaka guardò i due sorridendo, essendo riuscita a intrufolarsi improvvisamente nella conversazione.

"Perché è un mmph!" la bionda è stata troncata dalla mano di Tamura.

"Perché... la maggior parte delle persone usa pseudonimi o nomi di cerchi." Tamura annuì vigorosamente. "Giusto, Patty?" gli occhiali dell'artista brillavano minacciosi.

"Beh... è vero." concesse la bionda, tirando via la mano di Tamura. Facendo il broncio, sospirò. "Va bene! Cominciamo." Pezzi e bordi spuntavano dalla valigia mentre Patty tirava giù la cerniera, una balza qui, una piega là. Le altre tre ragazze guardarono meravigliate mentre la bionda si tuffava senza esitazione fino al gomito nel pasticcio, frugando allegramente nel pasticcio. "Ah! Ne ho trovata una." esclamò Patty, tirando fuori dal caos una camicia verde acqua sorprendentemente lunga e senza grinze. Tenendolo sollevato da un gancio, le punte del panno nero spuntavano da sotto la maglietta. "Il primo di Minami." sorrise mentre alzava vittoriosamente la combinazione camicia-pantaloni. Avvicinandosi alla ragazza seduta, depose i panni sul tavolo. "Va bene, spogliati!" si entusiasmò mentre tirava l'uniforme di Minami.

La ragazza alta si strinse le braccia sul petto, arrossendo furiosamente per l'assalto improvviso. "Io-io..." balbettò.

"Puoi usare l'armadio, è abbastanza grande." Tamura indicò la lunga tenda viola dietro le due ragazze.

"Ah." Patty si voltò, aprendo la tenda e guardò dentro, annuendo soddisfatta. "Allora questo sarà il mio ufficio." Afferrando il gancio e il braccio di Minami iniziò a trascinare in piedi la ragazza magra. "Minami per il suo appuntamento con i costumi? Proprio da questa parte." La bionda intonò giocosamente mentre tirava in piedi la ragazza dai capelli verde acqua. Le due ragazze scomparvero nell'armadio, Minami quasi inciampò all'interno prima che Patty chiudesse velocemente il drappo.

Yutaka osservava curiosa mentre Tamura scuoteva la testa per lo stupore. "Quella ragazza va matta per i costumi..." pensò tra sé e sé. Tirando abilmente il suo blocco da disegno dal disordine instabile della sua scrivania, afferrò una manciata di matite da un cassetto. Sedendosi a gambe incrociate al tavolino basso, si voltò verso il letto. Passando a una nuova pagina, posò il libro sul tavolo, appoggiando le matite sul piano liscio del tavolo.

Yutaka si sedette alla sinistra di Tamura, osservando eccitato il sipario per qualsiasi segno di azione. Guardando in basso, raccolse una delle strane matite. I numeri e le indicazioni non avevano senso per lei. "Ehhh, quindi li usi tutti per disegnare manga?" chiese Yutaka mentre faceva rotolare le altre matite avanti e indietro sul tavolino basso.

"Beh, la maggior parte di loro comunque... ne userò solo alcuni oggi per disegnare voi due però." rispose Tamura mentre graffiava una traccia su carta straccia, portandola a un punto liscio.

"Allora, che tipo di storia è?" chiese Yutaka con nonchalance, ora facendo clic pigramente su una delle matite meccaniche.

Tamura si irrigidì alla domanda, il suo guinzaglio che sbatté contro il foglio con un piccolo schiocco. "Ahh, beh... è la storia di due buoni amici che si prendono... cura l'uno dell'altro."

"Che bello. Minami si prende sempre cura di me. È per questo che ce l'hai chiesto?" la ragazza bassa fece un dolce sorriso.

"Erk, beh, qualcosa del genere." rispose Tamura, voltando la testa e distogliendo lo sguardo, i dubbi su ciò che stava facendo riemersero all'improvviso. "Ma è una bella storia e potrebbe vendere molto bene." si rassicurò mentalmente. "Mi chiedo come stanno andando le cose là dentro?" disse mentre guardava la tenda che era drappeggiata sulla porta della sua cabina armadio, ora come uno spogliatoio improvvisato.

Patty era riuscita a portare Minami fino alle mutande, che sorprendentemente consistevano solo in un paio di mutandine celesti. La ragazza dai capelli verde acqua era in piedi davanti a Patty, le braccia incrociate sul suo umile petto. "... Senza reggiseno?" chiese la bionda, inarcando un sopracciglio.

"Io... non voglio schiacciarli... potrebbero non... crescere." mormorò Minami, il suo lungo corpo goffo che si contorceva sotto lo sguardo curioso della bionda.

"Beh, si sarebbe mostrato comunque con questa maglietta..." Patty si strinse nelle spalle. "Tieni le braccia in fuori?" La ragazza pallida fece come gli era stato ordinato, chiudendo gli occhi imbarazzata mentre esponeva il suo piccolo petto. Minami ha semplicemente seguito le spinte della ragazza più grande mentre veniva guidata nel suo cosiddetto costume.

"Allora che tipo di costumi sono?" chiese Yutaka eccitato, picchiettando una matita alternativamente tra il ripiano del tavolo e una gomma.

"Non li ho visti nemmeno io." Tamura sospirò nervosamente. "Spero che non sia neanche troppo stravagante..." pensò. "Mi chiedo quanto tempo ci vorrà?" chiese, continuando la chiacchierata.

Patty diede uno strattone alla maglietta di Minami, tirando fuori le strane rughe, una scossa che riportò l'attenzione della ragazza distratta dalla conversazione fuori alla bionda davanti a lei.

"Okay! Uno sguardo come questo sarà un grande successo." ha scherzato Patty, nel suo tipico discorso goffo. Annuendo a se stessa, diede una pacca e una spinta sulla spalla di Minami, girandola verso lo specchio in piedi. "Puoi aprirli ora."

Raddrizzandosi, la ragazza dai capelli verde acqua aprì gli occhi e partì dal basso; i piedi nudi e le caviglie lasciarono il posto a un paio di pantaloni larghi. Patty li aveva arrotolati fino a metà polpaccio, dando loro l'aspetto di essere piuttosto larghi sotto il ginocchio. "Sembrano i pantaloni che indossano quegli spavaldi in televisione." pensò tra sé. Le pendeva liberamente sui fianchi l'orlo di una camicia verde acqua fatta di un tessuto morbido, "Quasi come un pigiama". lei ha pensato. Il panno le cadde sul ventre e sul petto, notò con rammarico mentre continuava a guardarsi, ma per il resto finiva con un colletto normale.

"… È tutto?" Minami tirò un sospiro di sollievo. Quando Patty l'aveva trascinata dietro la tenda era molto più preoccupata, soprattutto per la rapidità e l'abilità con cui era stata spogliata. Quando Tamura aveva chiesto a lei e Yutaka di fare da modella per il suo ultimo manga, ha pensato che avrebbero potuto trovare qualcosa di più imbarazzante, come costumi da supereroi o costumi da animali, soprattutto dopo che Patty si era occupata dei costumi.

"Sì, sì. Questo è tutto. Fai un giro e guarda, guarda." Patty sorrise eccitata.

"Bene." Minami fece un piccolo cenno del capo, prima di fare mezzo passo indietro, alzando le braccia e torcendosi il busto mentre si guardava allo specchio. Un'improvvisa passata di stoffa le solleticò lo stomaco, i suoi occhi si spalancarono mentre la maglietta si apriva liberamente, esponendo un'ampia distesa della sua pelle pallida, rivelando tutto fino alla sua seconda costola. Le sue mani si strinsero di riflesso alla camicia, mentre le dita scivolavano su e giù per il tessuto alla ricerca dei bottoni che Patty doveva aver mancato.

"Oooh. Perfetto! Andiamo!" La bionda disse, con un piccolo fischio, troppa ammirazione per la comodità di Minami, che iniziò ad accarezzare ea spingere metà sulla spalla della ragazza più timida, girandola verso il sipario.

"Aspetta... alcuni pulsanti devono essere caduti." balbettò Minami, le dita che ora tiravano strette la camicia, incapace di trovare né bottoni né cerniera.

"Fatto?" chiese Patty, sporgendosi dal fianco di Minami, "No, è ancora lì. Andiamo, andiamo! Devo portare Yutaka qui dopo."

Patty tirò da parte la tenda e diede un'altra leggera spinta, Minami quasi inciampò nella camera da letto di Tamura, le braccia incrociate goffamente sul petto mentre cercava di coprirsi l'ombelico lungo e snello. Rimase dritta lentamente, gli occhi semi nascosti dietro la frangia mentre un rossore si insinuava sulle sue guance pallide. Era sempre stata sensibile al petto e alla pancia, preferendo i vestiti larghi per dare un aspetto più formoso. La ragazza alta spostò il peso e si girò leggermente, cercando di nascondere ciò che poteva, ma la maglietta la tradì, aprendosi liberamente ed esponendo un piccolo triangolo di pelle liscia, increspato dal suo ombelico poco profondo.

"Oooh. Minami sembra così bella." disse Yutaka eccitato.

Il ginocchio di Tamura sbatté contro il tavolo all'osservazione della ragazza, e lei fece una rapida risata, grattandosi la nuca. "Sì... sembra anche meglio di quanto pensassi."

"Vedi, te l'avevo detto! Patty sa queste cose." la bionda sorrise, gonfiando il petto.

"Posso indossare anche io qualcosa di bello del genere?" Yutaka spuntò eccitata, balzando verso la coppia di ragazze. Minami si ritrasse dalla ragazza più piccola mentre si avvicinava, il suo imbarazzo cresceva man mano che si avvicinava. Yutaka si chinò da una parte e dall'altra, un dito sul mento mentre osservava l'abito. Una piccola mano si protese delicatamente in avanti e accarezzò leggermente la stoffa verde acqua. Tessuto morbido come il solletico graffiava la parte superiore dell'anca snella della ragazza alta, provocando un leggero brivido. "Ohh, è così morbido." osservò Yutaka, mettendo più forza nei suoi tratti, godendosi la sensazione del materiale. Minami si morse il labbro e rabbrividì, voltando la schiena mentre arrossiva furiosa. Yutaka alzò lo sguardo preoccupata, ma prima che potesse dire qualcosa, Patty le prese la mano.

"Ora vediamo cosa possiamo trovare per te!" Suonò Patty, balzando con entusiasmo verso la sua custodia dei costumi, la ragazza dai capelli rosa che incespicava dietro di lei. Qualche veloce frugazione con una sola mano e Patty produsse un groviglio di mandarino e stoffa bianca. "Trovato." La grande straniera sorrise, sventolando il suo premio. Trascinando di nuovo Yutaka attraverso la stanza, Patty scostò la tenda con un movimento grandioso delle braccia prima di condurre dentro la ragazza più piccola con un passo lungo e improvviso che quasi fece cadere Yutaka.

Tamura si strofinò il ginocchio sotto il tavolo, guardando nervosamente la schiena tesa di Minami, le mani pallide che si stringevano ai suoi fianchi, quasi come se si stesse abbracciando. "Puoi sederti dove vuoi..." Si costrinse a dire educatamente, insicura su come agire con la tensione attuale.

"… Grazie." Minami rispose quasi impercettibilmente. Non volendo girarsi, fece i pochi passi verso il letto di Tamura, sedendosi lentamente, le braccia che non lasciavano mai il fianco. Mentre si sistemava la parte anteriore della divisa della camicia, si era seduta sull'orlo, aprendolo. Alzandosi di scatto, arrossì di nuovo. "Resto in piedi." La ragazza snella si spostò nervosamente da un piede all'altro.

"Ah... va bene." Tamura annuì, l'unico suono nella stanza era il battere della sua matita sul tavolo mentre si agitava nervosamente. "Minami era sempre un po' difficile da avvicinare..." si lamentò mentalmente Tamura. "Ma è sempre la prima ad essere presente per Yutaka, immagino." rifletté Tamura pensieroso. Il sogno ad occhi aperti dell'artista è diventato più dettagliato, mentre si è ritrovata a precipitare in un'altra fantasia. Quei due seduti a cavallo di un cavallo bianco, Minami vestita con abiti da principe regale, Yutaka con un vestito giallo fluente. La ragazzina sedeva in grembo ai capelli rosa più grandi che sbattevano al vento mentre guardava adorante il più grande. Il principe abbracciò la vita della sua principessa e abbassò la testa, baciandola. "E poi..." la matita dell'artista batteva con ritmo crescente mentre la sua fantasia diventava sempre più orribile.

Il crepitio degli anelli di ottone che scivolavano sul bastone della tenda ruppe il silenzio imbarazzante mentre Patty apriva parzialmente la tenda. Tamura tornò alla realtà con un botto mentre sbatteva entrambe le ginocchia contro la parte inferiore del tavolo. La bionda fece capolino con uno sguardo malizioso sul viso. "Patty presenta..." disse con la sua migliore voce esibizionista prima di aprire il sipario, "Yutaka!" La ragazza più piccola fece un piccolo balzo fuori; L'entusiasmo di Patty sembrava essersi scacciato su di lei.

"Ta-da!" Yutaka sorrise, mettendosi in posa. Indossava un top bianco molto ampio, qualcosa che avrebbe potuto essere un top aderente e dal taglio alto su Patty era invece una camicetta senza maniche ampia e fluida su Yutaka. Si girò su se stessa una volta, la gonna ampia color mandarino che le roteava intorno prima di allungare la mano in un segno a V. "Come ti sembro?"

Tamura guardò Yutaka con aria di stima; Patty li aveva vestiti entrambi con uno stile semplice, entrambi con abiti larghi e comodi. Minami è stata incorniciata con linee rette, accentuando la sua corporatura alta e snella, mentre indossava colori freddi, portando il suo "bordo" in primo piano. Nel frattempo Yutaka indossava abiti fluidi e colori vivaci, mettendo in risalto la sua giovinezza e dolcezza. Deglutendo seccamente, l'artista disse con voce rotta: "È... perfetto". Parlava onestamente, sorpresa dal talento di Patty.

"Sì! Sembra buono!" esclamò Patty dando un grande pollice in su e una strizzatina d'occhio consapevole a Tamura.

"Com'è, Minami?" Yutaka si voltò implorante verso la ragazza più alta, torcendosi le mani; la dolcezza scioglie all'istante l'imbarazzo della bella ragazza.

"È molto carino, Yutaka." disse Minami a bassa voce.

"Speravo di indossare qualcosa di bello come Minami... Questo è un po' normale..." Yutaka terminò con un mormorio, l'entusiasmo preso in prestito da Patty che cominciava a svanire.

L'immagine di Yutaka nei vestiti di Minami attraversò la mente di Tamura, la sua mano che sbatteva contro il tavolo mentre la sua immaginazione indietreggiava: "No, no, no, no, no, no! Questo è perfetto Yutaka. Assolutamente perfetto. Credimi." Annuì ripetutamente, facendo del suo meglio per rassicurare la sua amica.

Yutaka fece un sorriso carino "'Kay," vocalizzò con un cenno del capo. "Allora, cosa dovremmo fare adesso?"

"Ah, giusto. Bene, prima perché voi due non state fianco a fianco, così posso abbozzare le proporzioni?" Tamura sorrise mentre iniziava a rilassarsi, l'artista nel suo inizio a prendere il sopravvento.

I due modelli si avvicinarono l'uno all'altro, osservando la risposta di Tamura. "Va bene?" chiese Yutaka, guardando tra Minami e Tamura.

"Mm-hmm. Prima farò Yutaka. Non devi stare troppo fermo, quindi non preoccuparti troppo se ti muovi." Disse quasi distrattamente mentre iniziava a disegnare la figura di Yutaka.

Patty si avvicinò agli scaffali. Approfittando della distrazione di Tamura, estrasse abilmente alcuni volumi prima di rientrare nello spazio vuoto per raggiungere i libri che giacevano piatti contro la parete dello scaffale. Patty tirò fuori un libro, esitando mentre guardava oltre la copertina; due studentesse sedute su una panchina insieme tenendosi per mano mentre fissavano con aria assente. "Beh, se lo disegna deve leggerlo anche lei, immagino..." pensò Patty, lanciando uno sguardo furbo da sopra la spalla all'ignaro Tamura. "Non ho mai letto troppo yuri... Ma credo che si adatti oggi." Doujinshi al seguito, si sdraiò accanto al tavolo, aprendo il libro. La bionda si è presto adattata al ritmo di voltare pagina, accompagnandolo con il mormorio distratto di una canzone dell'anime.

La stanza divenne silenziosa, solo il graffio di piombo sulla carta, il mormorio di Patty e l'occasionale voltare pagina rompevano il silenzio. Tamura alzava lo sguardo di tanto in tanto, inclinando la testa per avere una visuale migliore. Alla fine annuì a se stessa, Yutaka aveva finito. Spostando il suo punto di vista su Minami, ha detto "Minami, puoi mettere le braccia lungo i fianchi? Non riesco a disegnare le tue proporzioni con le braccia in quel modo".

"Io... uhm..." balbettò Minami, attirando uno sguardo verso l'alto da Yutaka.

"Non preoccuparti, è divertente!" Yutaka le sorrise, tirandole leggermente la manica. "Essere una modella è facile!"

La ragazza alta si ritrovò impotente a resistere. Sembrava che Yutaka si stesse divertendo così tanto che non riusciva a convincersi a rovinarlo. Le sue mani scivolarono lungo la maglietta, cadendole liberamente alla vita, le dita che si contraevano nervosamente mentre la maglietta si apriva, il suo ombelico esposto ancora una volta, un rossore che le strisciava sulle guance. Una piccola mano le afferrò due dita con una leggera stretta, una faccia felice che le sorrideva. "Vedi, non è così male." Yutaka rimproverò, servendo solo ad approfondire il rossore di Minami.

I suoni morbidi del disegno e il canticchiare di Patty hanno ripreso il sopravvento, anche se ora sono punteggiati dall'occasionale interruzione nel canticchiare per un "ooh" di apprezzamento da parte della bionda mentre Tamura lavorava. Anche l'immaginazione di Patty aveva cominciato a funzionare, i suoi occhi andavano dai modelli, alla tela, al libro. Aveva cominciato a vedere parte di ciò che aveva visto Tamura.

L'artista ha fatto una serie di rapidi controlli tra il suo album da disegno e le modelle prima di voltare pagina: "Okay, va bene. Ora voglio che Minami stia dietro a Yutaka..." disse Tamura, agitando la matita come se li stesse dirigendo. Minami emise un respiro veloce e si strinse di nuovo alla maglietta svolazzante, dirigendo i suoi occhi azzurri a terra. Yutaka fece un piccolo passo avanti, e guardandosi alle spalle si allineò con la ragazza preoccupata.

"Come questo?" chiese Yutaka, girandosi leggermente da un lato all'altro con un piccolo rimbalzo.

"Minami, fai un passo avanti." Tamura agitò la matita avanti e indietro verso se stessa.

"Va bene." venne la risposta della ragazza timida. Un mezzo passo che porta le braccia incrociate a sfiorare i capelli rosa di Yutaka. Guardò esitante a Tamura, in cerca di approvazione.

"Più vicino, più vicino, dovresti essere la sua migliore amica, non la sua ombra." La matita agitò di nuovo, più velocemente questa volta.

Yutaka ridacchiò, inclinando la testa all'indietro guardò Minami con una risatina, "Hai sentito? Siamo migliori amiche, Minami." La ragazza alta fece un mezzo passo indietro sorpresa, un altro tonfo risuonò nella stanza mentre il ginocchio di Tamura sbatté di nuovo contro il tavolo, attirando l'attenzione della ragazza più piccola sull'artista che era mezzo caduto di lato. "Stai bene, Tamura?"

Raddrizzandosi gli occhiali, Tamura fece un respiro profondo. "Mi prendono in giro?" pensò tra sé. Seduta bene, annuì velocemente, "La mia gamba si era addormentata tutto qui. Ahaha... Ora avvicinati, più vicino. Migliori amici, ricordi?" la sua voce quasi si incrinava mentre lo diceva.

Minami chiuse cautamente la distanza, i suoi avambracci accarezzarono delicatamente i capelli di Yutaka. Fermandosi momentaneamente, fissò la sommità della testa di Yutaka, prendendo un respiro veloce prima di lasciare andare la maglietta, appoggiando delicatamente le sue mani sottili sulle spalle della piccola ragazza. La maglietta si aprì liberamente, dando l'impressione di incorniciare quasi la coppia di ragazze dal davanti. Minami arrossì di nuovo, tirando di riflesso Yutaka verso di sé per coprire la sua pelle esposta. La ragazza più piccola indietreggiò un pochino, sorpresa dall'improvviso strappo; le sue mani si alzarono per stabilizzarsi, stringendo quelle della ragazza alta. Yutaka rivolse un'espressione curiosa al suo partner, incontrando lo sguardo turbato della ragazza dai capelli verde acqua.

"PERFETTO!" esclamò Tamura, "Non muovere un muscolo!" La sua matita graffiò furiosamente il foglio, e anche Patty smise di leggere il suo manga, fischiettando con apprezzamento per la posa dei due. I modelli, congelati come ordinato, non potevano fare altro che fissarsi l'un l'altro, gli occhi che si incontravano e si aprivano imbarazzati mentre entrambi si guardavano nervosamente intorno, i rossori rosa che arrossavano le loro guance nell'imbarazzo della posizione erano solo intensificati dall'attenzione rapita del loro pubblico . Tamura lavorò rapidamente, il suo desiderio di catturare l'immagine travolgeva la sua riservatezza.

"Finito!" proclamò l'artista con un sospiro. Un altro fischio di apprezzamento da parte di Patty mentre la bionda annuiva la sua approvazione, valutando lo schizzo. Le modelle si separarono lentamente, entrambe guardarono subito a terra la ragazza più piccola che si torceva le mani al petto; Minami rimase quasi immobile, stordita. "E' stato incredibile voi due. Siete sicuri di non essere professionisti?" Tamura sorrise, grattandosi la nuca. "Ah." entrambe le ragazze respirarono, sorprese dall'improvviso elogio.

"Non prenderci in giro, Tamura!" Yutaka fece il broncio, notevolmente rilassandosi mentre lanciava un'occhiata di rimprovero a Minami. Il suo sguardo riportò la ragazza alta in sé stessa, le sue mani all'improvviso si aggrapparono alla sua maglietta, imbarazzata dall'attenzione di Yutaka. I loro occhi si incontrarono di nuovo prima di allontanarsi nervosamente l'uno dall'altro.

"Beh, ne rimane solo un'altra... l'immagine di copertina." Tamura annuì tra sé, sfogliando la pagina e battendo leggermente la matita. "Volevo disegnarli seduti su una collina..." pensò ad alta voce, guardandosi intorno nella stanza, gli occhi che si posavano sul letto. Mettendo da parte il blocco da disegno per un momento, scivolò fuori da sotto il tavolo, sussultando mentre si appoggiava il peso sul ginocchio: dopotutto le faceva ancora male. "Minami, vieni qui..." fece un cenno alla ragazza dai capelli verde acqua "Siediti in mezzo al letto, sulle tue gambe."

"Okay..." Minami si arrampicò sul letto prima di voltarsi verso il tavolo e sedersi, le braccia conserte sul petto. "Come questo?"

"Sì, va bene. Ora, Yutaka..." Tamura si voltò verso la ragazza più piccola, offrendogli una mano. Yutaka lo prese, aiutata a salire sul letto, fu posizionata leggermente davanti e di lato a Minami. "Va bene, ora nella foto di copertina uno di loro è... uhh... addormentato... quindi Yutaka... appoggia la testa in grembo a Minami." L'artista balbettò, improvvisamente consapevole di quanto fosse strana la sua richiesta.

La ragazza dai capelli verde acqua si irrigidì visibilmente quando sentì il suo nome, i suoi occhi si muovevano rapidamente tra Yutaka e Tamura. La ragazzina si rivolse timidamente al suo compagno di modella "... Va bene?" chiese, gli occhi fissi sul proprio grembo, una mano che frugava pigramente la trapunta viola di Tamura.

"S-sì." balbettò Minami, la sua postura appallottolata dava solo la sensazione opposta.

"Beh, allora..." la ragazza dai capelli rosa si avvicinò leggermente, sporgendosi goffamente per misurare la distanza prima di girarsi sul fianco, abbassando la testa sul grembo del suo partner. "Io-è buono?" mormorò arrossendo.

"Hmm..." Tamura fece un passo indietro tenendo un mirino immaginario, guardando la coppia. Sembravano orribili; troppo rigido. Minami sedeva dritta come una freccia, le braccia incrociate strettamente, con la frangia che pendeva sugli occhi. Anche Yutaka sembrava nervosa, le ginocchia tirate verso il petto e le braccia che le correvano rigide lungo i fianchi. "Ehi, rilassatevi voi due..." disse Tamura sorridendo calorosamente "Proviamo questo- Minami, siediti di più alla tua sinistra." La ragazza alta annuì e si rotolò sul fianco, le sue lunghe gambe che ora entravano nel mirino di Tamura. "Va bene... va bene... Ora appoggiati sul braccio sinistro." La ragazza alta lasciò con riluttanza metà della presa sulla maglietta, la sua mano si fermò vicino alla parte bassa della schiena di Yutaka. "Molto carino..." Tamura annuì con approvazione. "Sembra quasi che ora abbia il suo braccio intorno a sé." pensò con un sorriso interiore.

"Okay, Yutaka. Per prima cosa, allunga un po' le gambe, poi piegati di più in avanti sullo stomaco." Tamura la fece cenno in avanti. La piccola ragazza abbassò le ginocchia, inclinandosi leggermente in avanti, il braccio sinistro che si faceva naturalmente in avanti per bilanciarsi, mentre il ginocchio sinistro scivolava sopra il suo centro di equilibrio, fermandosi sul letto. "Ora metti la mano sul ginocchio di Minami."

"U-uhm, ok. Come questo?" La mano sinistra di Yutaka si fermò leggermente sul ginocchio di Minami, costringendola finalmente ad abbassare il peso. Alzò lo sguardo su Tamura, i suoi occhi verdi che facevano capolino tra i pantaloni neri su cui giaceva la guancia, ei suoi capelli rosa che le ricadevano sciolti sul viso. Sembrava quasi come se si fosse appena svegliata.

"Perfetto... perfetto!" Tamura annuì loro con entusiasmo attraverso il suo mirino improvvisato mentre indietreggiava verso il suo album da disegno. "Ora, Minami, metti l'altra mano su quella di Yutaka." La ragazza alta esitò, stringendo forte la maglietta. Tamura scivolò di nuovo al suo posto sotto il tavolino basso, l'album da disegno e la matita rapidamente presi. Alzando lo sguardo, notò che la ragazza alta non si era mossa. "Minami?"

La ragazza alta sussultò quando il suo nome venne chiamato di nuovo. La morbida camicia verde acqua si aprì, pendendo morbidamente su un fianco, complimentandosi con la sua magra; la sua mano, un leggero sudore che la copriva per aver stretto la maglietta così forte, ora era appoggiata liberamente su quella di Yutaka.

"Va bene, eccomi." Tamura sorrise e iniziò a disegnare. Adesso stavano bene. Cominciò a delineare le linee del corpo di base della coppia, aggrottando improvvisamente la fronte a se stessa. Qualcosa sembrava sbilenco. Alzò lo sguardo verso i due, realizzando che la sua prospettiva era cambiata quando si sedette. "Minami, potresti sporgerti in avanti e guardare un po' Yutaka?"

La ragazza alta annuì, sporgendosi sul suo minuscolo compagno- Un ciuffo sciolto di morbidi capelli rosa accarezzò improvvisamente la costola della ragazza snella. "Ah!" Minami pianse all'improvviso, tirandosi indietro di riflesso, le mani che scattavano all'indietro per ritrovare l'equilibrio, distruggendo l'immagine.

"Cosa è successo?" chiese Yutaka, rotolandosi a pancia in giù; i suoi capelli sciolti spazzavano la parte inferiore della pancia e l'ombelico poco profondo di Minami.

"Ahaha! Yuta-kaaa! Non muoverti!" Il corpo snello di Minami rabbrividì mentre la sua pancia tesa e solleticante veniva accarezzata da centinaia di morbidi fili rosa. La sua pancia piatta si sollevò quando iniziò a ridere in modo insolito, cercando senza successo di ingoiare la sua risata mentre ansimava.

Gli occhi verdi guardarono preoccupati la ragazza dai capelli verde acqua, la guancia sinistra della ragazzina appoggiata caldamente sul grembo della ragazza tremante. Yutaka rimase ubbidientemente ferma mentre Minami riprendeva fiato, ora solo dei piccoli brividi che le scorrevano lungo il corpo. Non giudicando effetti negativi, Yutaka sorrise al suo partner di modella. "Minami ha una bella risata." Alzandosi sulle braccia, guardò negli occhi azzurri di Minami, bagnati dalle risate estenuanti. "Pensavo che potrebbe essere così prima, ma... hai il solletico?" chiese la piccola ragazza dai capelli rosa con un sorriso malizioso.

Gli occhi azzurri della ragazza alta si allontanarono rapidamente, fissando intensamente la trapunta. "Io... io non lo sono." disse debolmente, incapace di convincere nemmeno se stessa. La morbida camicia verde acqua ora pendeva liberamente aperta, incorniciando un ampio tratto di pelle tesa e pallida che si alzava e si abbassava ad ogni respiro ansimante.

Yutaka ridacchiò. "Davvero? Davvero davvero?" Raccolse il suo corpo minuto, alzandosi in ginocchio, un sorriso malizioso sul viso. "Minami non ride molto spesso, voglio saperne di più..." Alzò le mani aperte, agitando le dita, facendo del suo meglio per apparire spaventosa come potrebbe fare una scolaretta carina.

La ragazza alta si tirò di lato sul letto, arrampicandosi per rimettersi in ginocchio, ma non fu abbastanza veloce. "Eh!" la ragazzina si avventava con la velocità e la ferocia di un gattino. Le mani di Minami si alzarono di riflesso, afferrando i polsi di Yutaka, mentre entrambi cadevano all'indietro. La ragazza alta giaceva sdraiata sulla schiena, le mani snelle che stringevano i minuscoli polsi di Yutaka alle sue spalle. La piccola era sdraiata sulle gambe di Minami, il viso sepolto nella morbida pancia del suo partner, le braccia sopra la testa, si dimenava avanti e indietro cercando di alzarsi.

"Ah! Ahah!" Minami indietreggiò sotto la ragazzina, i tocchi leggeri sul suo ampio ombelico la fecero cadere in un'altra risatina. Yutaka smise di dimenarsi, un ampio sorriso le attraversò il viso, ridacchiò mentre un piano si formava nella sua mente.

"Uff." Yutaka mormorò nella pancia di Minami mentre infilava le gambe sul corpo lungo e snello della sua amica, attirando ulteriori risatine dalla ragazza dai capelli verde acqua. Alla fine, a cavallo delle cosce lunghe e snelle della ragazza, e guadagnando un po' di leva, alzò la testa, i suoi occhi verdi che sbirciavano da sotto la frangia penzoloni. Minami incrociò il suo sguardo con imploranti occhi azzurri, bagnati di lacrime. "Per favore, non di più." Minami pregò e scosse la testa, il suo respiro lasciava le sue parole brevi e affrettate. Strinse delicatamente i polsi di Yutaka, sia per stabilizzarsi che cercando di prevenire un attacco di solletico a tutto campo.

"Ehehehe." fu l'unica risposta della piccola ragazza mentre abbassava drammaticamente la testa, la frangia che si avvicinava pericolosamente alle costole ansanti di Minami. La ragazza alta lottò, ma non aveva né l'energia né il respiro per spodestare il suo aguzzino. Prima alcune carezze morbide, poi una spazzata liscia, e la frangia della ragazza dai capelli rosa danzava sulla carne pallida, la testa che tremava avanti e indietro.

Minami si perse tra le risatine, il suo corpo si contorceva e si agitava sotto il suo partner. Lasciando andare i polsi di Yutaka, le sue mani strinsero la trapunta del letto mentre cercava di allontanarsi dall'improbabile torturatore. Ma Yutaka si tenne solo più forte, le sue piccole braccia avvolte strettamente intorno alla vita stretta della ragazza più alta. Risero finché non furono più in grado di ridere, entrambi senza fiato.

Yutaka abbracciò la vita di Minami, strofinando il naso con la sua guancia nella pancia tremante della ragazza solleticante. Minami's hands released the comforter, aching with how tight she had gripped it; they instinctively moved to cover her vulnerable tummy, but instead only found themselves twining weakly in the pink hair that had tortured her only moments before. They breathed, again and again, the tempo slowing, despite the two occasionally going into aftershocks of giggles. Minami's hands gently pet the small girl's hair, causing Yutaka to turn her head into the gentle strokes, her nose nuzzling the breathless girl.

Both girls slowly caught their breath. Yutaka rested on Minami's tummy, her body feeling loose and warm. Minami similarly felt good and relaxed in a way she hadn't in some time. "How long has it been since I laughed like that?" she wondered as she idly scratched the pink-haired girl's head. Yutaka happily giggled again, her soft lips pressing against the navel of Minami, transmitting the vibrations of her laughter into her sensitive stomach. Minami began laughing again, not the uncontrolled laughter of being tickled, but a warm bubbly laughter of being happy. Yutaka answered with her own giggles, the contagious cycle almost beginning anew.

They both breathed deeply, struggling to calm themselves. Yutaka smiled to herself as she rose and fell with every breath of her friend. Yutaka nuzzled against Minami again, basking in the feeling of safe warmth. Yutaka inhaled deeply to let out a contented sigh her soft pink lips meeting warm pale skin as Minami matched her breath, the slender girl's tummy rising. The soft suction of the meeting made an almost inaudible yet unmistakable noise as Yutaka inadvertently kissed Minami's tummy.

"Ahh!" Minami cried out softly in surprise. The sensation had felt far different from the previous tickling, her voice coming more forcefully in response. This change was not lost on her diminutive partner who repeated the motion, another inexperienced kiss in the same spot. "Nnnm!" Minami whimpered, her long slender body squirming under the new stimulation.

"Ehehehe." Yutaka giggled mischievously again. She nuzzled forcefully against the tall girl's twitching tummy, her lips falling repeatedly on the responsive girl's midriff. With each kiss Yutaka became more forceful, and with each kiss Minami felt her body weaken. Her hands gently cradled Yutaka's head as the petite girl rained kisses, covering every inch of the girl's ample flesh. Yutaka's kisses were thorough as she sought out more weak spots, slowly working her way up the tall girl's midriff, the loose teal shirt being pushed aside as Yutaka set to work on the exposed ribs. Each nip brought another whimper from Minami, only further encouraging Yutaka.

Minami's bit her lip to stifle her voice, her body responding by abandoning the short quick pants in exchange for long deep breaths, her ribs and small chest heaving under the small girl's touches. As Yutaka's lips neared the end of Minami's first rib, a wayward kiss met the heaving chest of the squirming girl, lips parted and small teeth scraped lightly over the thin sensitive flesh.

"Nnmmm-Ahhh!" Minami cried out, her limbs jerking suddenly as the ticklish sensation of before mixed with the strange new sensation.

Yutaka looked up at the taller girl, a victorious look on her face. "Found a weak spot!" she said with an impish grin on her face.

Minami panted, looking through her treacherous pink bangs into those teasing green eyes. Blue eyes wandered down that cute face, past the button nose, to the torturously soft pink lips and the white hint of teeth which only moments ago had lightly marked her body. A warm blush flushed her cheeks, and she felt a surge of energy as the embarrassment of the situation struck her once again. Yutaka's grinned only widened in response, taking on a tiny bit of smugness. There was something different about Yutaka- where before Minami had only been able to see a weak girl in need of help, she now saw that same girl laying victoriously across her midriff. Green eyes never broke their lock with blue as soft pink lips deliberately pressed against Minami's rib unapologetically.

Minami felt the heat of her blush rising through her entire body, each softly sucking kiss seeming to bring the girl another degree higher. Giggles and whimpers soon became strangled throaty whines as the tall girl's body quivered. A sharp tingle ran across her pale skin as Yutaka's teeth scraped her rib again, the teal haired girl's hair tossed back as she tried to tug the pink-haired girl loose. "No more – please."

Yutaka giggled, planting a quick final kiss before nuzzling against Minami's now slightly damp tummy. The small girl hadn't intended to go so far, but the warm softness and inviting scent of Minami had driven her. Hugging tightly against the tall girl she snuggled against her modeling partner.

Patty watched the two wide-eyed, her voluptuous thighs rubbing together as she took in the situation. "What just happened?" she wondered. Just a moment ago she'd been reading the doujinshi the two girls in it making love in their clubroom at school. Now her two friends lay tangled together in a rather compromising position themselves. A quick glance up at Tamura revealed the artist was dazed, her hand scribbling almost by reflex. Deciding to take the risk, the blonde snaked a hand between the floor and her tummy, prodding gently at her sex. Patty winced in surprise, "Did I really get that wet? To girls? Was it the doujinshi? Them?" Light prods gave out to soft strokes as she covertly masturbated through her panties.

Minami sighed deeply trying to settle herself. She felt agitated, irritated, yet relaxed as well. She carefully watched Yutaka, who seemed perfectly content to rest. Slender fingers tousled the pink hair as she mussed Yutaka's hair in retaliation, loosing one of her ribbons. "Ahh!" Yutaka giggled as she tried to bat way the bigger girl's hands.

Minami struck quickly and instinctively; the teal-haired girl seized the diminutive girl's wrists, drawing a gasp from her. Sitting up quickly, she tipped the small girl over easily, pinning the girl's hands above her head. "Ah! Hehe!" Yutaka cried out and giggled, surprised at the sudden turnabout. Minami was also surprised, she hadn't intended to do that, it was almost as if her body had done it in reflex. Minami hung over the girl, blue eyes meeting green before she quickly checked the smaller girl for injuries. She needn't have looked any farther than her cute captive's face though, as the big smile and happy glint to her eyes assured the big girl she'd done no harm.

"Now what?" the big girl wondered as blue eyes wandered. Yutaka squirmed this way and that, her top riding up to expose a thin strip of skin at her waist. "She expects me to tickle back…" Blue eyes stayed firmly locked onto the teasing skin "right?" Bringing her hands together over Yutaka's head, she gently pinned the small girl's hands with one of her larger, the free hand descending to gently tickle the exposed hip of Yutaka. The little girl wiggled, trying to pull away before the first touch had even occurred, she gave out an audible squeak and giggled as the taller girl's fingernail gently touched her skin. The pads of Minami's fingers joined soon, a laughing cry bursting from the small girl as she began forcefully squirming. Minami smiled at the simple joy of Yutaka's laughter, "This was what she wanted." she thought as she scrabbled her fingers over Yutaka's hip.

"Mnahahaha!" Yutaka bucked, her legs kicking against the bed as she shook at the touches. Minami wouldn't be able to hold her like this. Gripping the hem of the loose cotton top, the tall girl tugged it up, exposing the small girlish torso of Yutaka. Soft and pliant, Yutaka was not as thin as Minami. As she breathed, her stomach took a soft rounded shape, indented by a cute round navel. Minami's eyes wandered ever upwards, the gentle hourglass waist gently sloped into a subtle ribcage upon which the hinting of soft budding breasts disappeared into the bunched cotton top. Their eyes met again, and Minami saw no disapproval, instead almost a curiosity in the green eyes staring back at her.

"This was what she wanted." Minami reassured herself.

Once again holding the hands of the small girl, Minami shifted her position, holding Yutaka's arms to her side. Lowering herself, she hesitated a few inches from the small girl's midriff. Yutaka had already started giggling in anticipation, her breath already quickening, it was the last cue Minami needed as her lips touched Yutaka for the first time. The small girl burst into a fit of giggling, her petite body squirming. Minami's lips grazed a few other locations before she finally firmly kissed a spot an inch to the right of Yutaka's navel, gently sucking the girl's pliant skin.

"Ah!" cried Yutaka, bucking up before dissolving into giggles again. Encouraged, lips met flesh again and again, where Yutaka's stronger kisses had only weakened Minami, Yutaka seemed to thrive on each gentle nipping of her flesh, squirming more and more energetically. Soon the bigger girl's kisses not only fell to tickle, but also hold down her writhing prey. Minami's hands pressed against Yutaka's, their fingers twining as they both held onto what they could in the playful struggle. Minami gently bit the soft hip of Yutaka, eliciting a strong squeeze from her small hands. Repeating the motion brought a strong shuddering gasp from the girl. Minami responded accordingly, nipping a line from the girl's slender waist to the inner curve of her soft tummy.

Yutaka's breath grew ragged, inhaling and exhaling at odd intervals, she clutched tightly to her Minami's hands. Her voice began to leave her throat as odd whimpers between the giggles. Minami kissed her way up the rest of her partner's twitching tummy, having lost the purchase to bite above the navel. Soft lips pressed against the thin flesh of the ribs, and a scant three kisses later Yutaka found her lips pressed against the soft swollen flesh of the small girl's budding chest. The cotton top had worked its way up the girl's shoulders in her wiggling, exposing the small mounds topped with small pink nipples. Minami stopped suddenly, her mind racing with worry she lifted herself to look at Yutaka's face.

The small girl's face was flushed, a warm pink blush across her cheeks. She struggled for breath, but her mouth was definitely curled into a warm smile. Green eyes warmly met blue. "Yutaka… are you okay?"

"Mm-hmm." the smaller girl replied breathlessly. "I feel kind of funny, but very warm." she blinked sleepily with a smile.

"This is what she wanted." Minami thought again. "This is what… she… I… wanted."

Minami looked at the small girl carefully as her thoughts rolled around in her head. Yutaka's pink hair now lay in a puddle mess about her hair, the loosed ribbon having come completely undone in her thrashing. Her cheeks, no her entire body, shone a warm pink as it blushed. The loose white cotton top was rolled up around her neck and shoulders now, barely concealing a delicate collarbone. Her slender arms were crooked at the elbow and met Minami's own hands, where their fingers were tightly twined- even her fingertips carried the same blush. The small girl's delicate chest rose and fell with every breath, small pink areolas, no bigger than Minami's thumb cresting the pert breasts. The same tummy she had showered countless kisses on continued heaving and twisted with every squirm. Little white marks where Minami's teeth had found purchase marred the otherwise perfect blush of Yukata's torso. The loose tangerine skirt now lay pooled around the small girl's hips, her legs lay open widely to accommodate Minami's access to her tummy. A hint of white panties drew Minami's attention, and her heart skipped a beat as she saw the translucent white spot, hinting at the blushing and swollen girlhood beneath. Blue eyes rapidly shot up, her hands squeezing the small girl's hands urgently.

"I'm okay…" the pink-haired girl murmured again in response to the question, her breathing slowing, her eyes closed in the warmth; she squeezed the taller girl's hands in response. Minami swallowed, her throat dry. The wild hair, sleepy eyes, and warm blush gave Yutaka an irresistibly cute sleepy appearance. She wanted to be closer to that cute face. Leaning forward, she lay lightly upon the smaller girl's body, her heaving tummy gently brushing her own pale skin. Minami's lips pressed softly against the cheek of Yutaka.

"This is what I want." Minami thought to herself.

"Ehehe. I'm not ticklish there." Yutaka giggled, squirming as she turned to look at the taller girl, green eyes fluttering open. Blue met green, both girls' eyes darting between their partners'. A blink, and the lids closed halfway, their faces drawing nearer, eyes closing as their lips met- a soft kiss. Poi un altro. And another, audible this time, unable to settle for a single first kiss they kissed at least a dozen times in the warm moment.

Patty bit her lip, "Nnnn! Nn!" she stifled her moans as her hips jerked. Her body tensed and shook as she came violently. Blue eyes fluttered open in the afterglow as she glanced at the other girls. Tamura hadn't noticed- the artist sat there slack as her glasses glinted. The pair on the bed were still at it, kissing softly. With a quick sigh of relief, the blonde gave herself a final rub, shivering at the aftershock. "I haven't come like that in months…" she smirked to herself. "These panties are shot too." Rolling over, she leaned against Tamura's desk, sitting well behind the artist. Lifting her full hips she braced herself mentally- a quick tug and she yanked down the soaked canary panties, savoring the feel of the air on her tingling sex. Setting the wet cloth in a pile beside herself, she returned her attention to the pair on the bed and their artist.

Lips parted, and eyes met again- a moment of still silence before Minami's pale cheeks flushed. "I'm sorry, I was…" she stammered, sitting up hurriedly, her hands rapidly pulling away from the small girl, she clutched them at her chest as if she'd been burned, or as if she had burned Yutaka. "Are you… okay?" her heart thudding in her chest as her doting nature mixed with a worried sense of urgent guilt.

"Mm-hmm... I said I was okay didn't I? Minami is always taking care of me." Yutaka smiled, her body still relaxed she made no effort to conceal her exposed breasts or midriff. Her open hands instead rose towards Minami, the tall girl flinching and shutting her eyes tight.

"She's going to push me away." Minami thought, a sudden tightness twisting her stomach. "I've got to move." She urgently commanded her body to move, but her legs felt cold and weak as another nervous chill ran down her spine.

"Minami…"

"I didn't mean to…"

"I can't…"

The tall girl winced at the rejection, expecting those small hands to push her aside at any moment.

"… reach.

"Che cosa?" The tall girl's eyes opened, her mind unable to connect the simple words. Yutaka still lay below her, a relaxed smile on her face; her shorter arms reached toward the tall girl's face, coming short a scant few inches. Yutaka's fingertips were bent, as she wiggled them, both struggling to close the distance and beckoning to Minami.

Minami exhaled sharply, the tightness instantly melting, her shoulders slumping as her body went slack with relief. Small delicate fingertips found purchase on her cheeks drawing her ever deeper. Now small palms cupped her cheeks, her eyes fluttering closed as a small bit of moisture gathered at the corner of her eye. Her teal hair tangled between seeking fingers, there was no going back now she thought, she'd sink like this forever. A warm breath brushed her face, and then soft lips met again. If this was the bottom, she never wanted to come up again.

Tamura jerked, as Patty poked her in the side, her pencil falling from her hand with a light clatter to the floor. Tamura looked side to side, her mouth hanging slack-jawed as she was unceremoniously returned to awareness. "Draw! Draw!" The blonde hissed at her in a hushed whisper, one finger across her lips while she pointed at the couple on the bed with the other.

"Draw?" Tamura thought. Her eyes fell to her lap, where a sketchbook lay open across her lap, one hand holding it tight enough to bend the paper. Her other hand hung empty, hovering over her dropped pencil. Picking it up, she looked at it carefully, her mind unable to grasp the seemingly alien object. Another jabbing poke to the side brought her attention back to Patty, who enthusiastically motioned towards the sketchbook, her other hand still pointing at the oblivious couple on the bed. Putting lead to paper, the artist blinked as a line appeared. Instinctively glancing up, her eyes and hands fell back on routine, her mind still reeling at the circumstances.

The couple's kissing had only grown more heated in the meantime, their faces tilting to meet in deeper and more persistent kisses. Breaking only to breathe the girls' foreheads met as they panted, breathing the same air. Minami shifted her weight onto her elbows, eliciting a giggle from her diminutive partner. Her blue eyes opened to see her lover's face.

"Your shirt… It tickles…" Yutaka squirmed. The soft collar of the teal shirt hung against the girl's neck as she shook her head, trying to push it away.

"Ah." The tall girl reflexively pulled back, only to be caught by Yutaka's hands- small fingers softly slid from her hair, fingertips tracing their way across her neck to the collar, tugging clumsily at the button. Pulling it free, Yutaka tugged on the two halves of the collar, the shirt falling loosely open, her vision filled now only with her lover's slender torso, and warm teal light filtering through the shirt. She tugged slightly harder, her green eyes looking imploringly up to her partner.

Minami nodded, getting a warm smile from the small girl, who released her collar. Sitting back, she arched her shoulders, the loose shirt sliding down her back. Yutaka gasped as she looked at the tall girl sitting over her now. Her thin shoulders melded into a delicate collarbone which began the girl's long torso. Small breasts, capped with well-sized pink nipples stood on her chest, the swelling flesh casting a light shadow on the defined ribs of the thin girl. Her stomach was taut, stretched tight as she leaned back, her shallow navel resting in the valley of hinted muscles. "Minami is so pretty…" Yutaka whispered, eliciting a blush from her partner.

Minami's hands slid from the shirt sleeves, awkwardly returning to fidget nervously on her lap as she looked down at Yutaka, unsure of how to act. Yutaka's only response was to lift her own arms above her head, stretching her short body on the bed. Wiggling her fingertips again, she smiled at her lover. "Me too." was all she said.

Minami gingerly gripped the bunched up top, tugging gently as Yutaka sat up slightly, freeing the shirt from her shoulders. She slid the soft cotton up Yutaka's thin arms, her own body elongating as she leaned forward, the girls meeting in a kiss as the shirt passed Yutaka's wrists, their hands meeting in the tangled and discarded top. Soft bare skin pressed together as the girl's chests collided, only intensifying the girl's passionate kissing.

"Nmm!" Minami murmured into a kiss, her small breasts snugly pressing against Yutaka's tummy- her nipples grinding against the small girl's ribs every time the two inhaled. The tall girl slid her legs back, her ticklish waist and hips touching Yutaka's soft thighs as she pressed closely against her lover. Yutaka squirmed in response, her knees and thighs squeezing against Minami's hips, her own hips pushing back.

A light sweat mingled between the joined girls, connected from the tips of their fingers to their delicate hips. Inexperienced, feverish kisses gave way to ragged panting, the girls nuzzling cheek to cheek as they caught their breath. Yutaka giggled as she stole quick kisses from her partner's defenseless cheek. Minami responded in kind, nudging the small girl's head to one side she exposed her delicate neck, a quick kiss followed by the grazing of teeth, drawing a whine from her lover. Encouraged, she dotted the nape of the small girl's neck with teeth marks- the white indentations contrasting vividly with the flushed skin.

"No fair…" the pink-hair girl whined, bucking her body she tried to loosen the tall girl's grip, but her hands were held fast, and her hips were pinned. She only succeeded in pressing the pair's chests together more firmly, eliciting a responsive bite to her collarbone. She moaned, the combined stimulus and her own voice surprising her. Minami squeezed her hands- she wasn't going anywhere the tall girl didn't want her to.

Minami however was on the move, raining kisses on the neck and collarbone of Yutaka she moved to complete her lips' exploration of the small girl's torso. What had begun in innocent play on Yutaka's ticklish tummy continued now in fevered desire, her lips pecking too quickly and hungrily to be confused in purpose. Forceful kisses soon sank into the pliant warmth of young breasts; Minami's lips parted to accommodate the new texture, blue eyes flicking up towards her lover's face, carefully monitoring her response.

Yutaka's eyes were closed, head tilted back she bit her lip, a low whine in her throat as she lightly shook her head in time with her wiggling body, her pink hair had become a wild mess. The small girl's lithe little body strained forward, a whine breaking into a moan as it parted her lips; Minami's bottom lip grazed the top of her quarter-sized areola. A shiver shook the small girl on the next kiss; the delicate, tender flesh of her swollen nipple now the full captive of the bigger girl. "Minamiii…" she whispered breathlessly, the end of her lover's name descending into a throaty whine, her twined fingers squeezing her captor's pinning hands in encouragement and need.

The teal-haired girl smiled into Yutaka's budding chest, repeating the kiss with varying levels of force she resisted the nigh-overwhelming urge to bite the small girl. But she worried, "Something so soft and tender would surely cut on teeth" she thought. She tilted her head slightly, trying to satiate herself by biting the thicker swell of the small girl's lower breast, the response a quick high cry from her partner. Blue eyes flicked up, as she lifted her head; Yutaka's eyes were shut firmly, reminding Minami of the cute exasperated face that had become so characteristic of the smaller girl. Smiling to herself, she lowered her gaze, admiring her handiwork; the small girl's breast flushed a swollen pink, the small nub of a nipple rose with a soft stiffness, peppered in goose bumps. White lines marred the perfect pink skin of her under breast, evidence of the teeth that had only just departed. Her tongue instinctually sought out those lines of irritated sensitive flesh, a wet trail of warm saliva ending in an open-mouthed kiss.

"Nmmah!" Yutaka moaned loudly, trying to twist her body away from the bizarre new sensation. Green eyes peeked from lidded eyes, her cheeks blushing a furious crimson as she watched her lover's tongue trace the subdued contours of her diminutive chest. Their eyes met as Minami glanced up, a warm yet plotting grin shaping her shameless lips. Slowly and dramatically, Minami lowered her mouth to the peak of Yutaka's breast, her mouth embracing her lover's small areola in an open mouthed kiss, tongue darting out to stroke the tender nipple. Yutaka turned her head, her eyes shutting with en embarrassed hurry, she thrashed in response to the stimulation, trying to escape the bigger girl's ministrations, shivering in pleasure the entire time.

Minami only pressed her own body against her lover with more force, her own thick and knobby nipples tingling as they ground against the thrashing girl's tummy. Unable to resist the resisting girl any more, her teeth closed around the defenseless flesh, instantly stopping the squirming girl as she sharply gasped. Pink tongue followed, as it soothingly stroked the bite. Minami suckled her partner, a gentle rhythm of licking and sucking pulling Yutaka's breath out in ragged response. A very soft bite melted into a warm parting kiss, as Minami mentally bid farewell to the aggravated sensitive nipple. Her lips lead her across her lover's chest, pausing only to nuzzle the girl's delicate sternum she began to kiss the small girl's neglected breast.

"Mmmm…" Yutaka whined, her body taking on a new wiggle. "Minami… it's kind of cold." The teal-haired girl looked to her lover's face, green eyes embarrassedly staring to a side. Following her gaze, she looked at the breast she had just tormented; slick with saliva, the nipple stood stiffly from the girl's modest breast. The tall girl nodded, an answer as well as an excuse to nuzzle her lover. She loosened the twined fingers of her hand, lovingly running her fingers through pink hair before cupping her lover's cheek. Tickling her neck, her fingers danced beyond Yutaka's delicate collarbone, coming to rest warmly on the slick swollen breast, Minami's slender hands cupping snugly over the rise of flesh. She began her kissing anew on the unmolested breast, gently massaging warmth and pleasure into the chilled skin of the other.

When the tall girl's teeth once again began finding purchase, Yutaka's free hand found its way to the tangled teal hair of her lover, hugging the bigger girl to her humble bust. Slender fingers teasingly pinched, the small girl's body reflexively attempting to writhe away only pressing her other breast against her captor's waiting teeth. A large bite was stopped halfway, holding the small areola and surrounding flesh defenseless against a powerful suckling. Yutaka cried out, her small hand pushing against the top of the teal-haired girl's head, an act of embarrassed desperation as she tried to stifle her moans.

Minami was pleased to oblige, but not before kissing up the moisture, patting dry the small girl's breast with her lips. She allowed the smaller girl to push her away, light kisses sprinkled with bites to renew the strength of the girl's unconscious shoving. A light nip and kiss to the navel, then she shook her teal hair free of her lover's seeking fingers, releasing her grip on the other pinned hand. Minami sat back on her haunches, her hands resting lightly on the hips of the small girl, her knees snugly nestled against the cute girl's wriggling rear. Yutaka looked up at the tall girl's silhouette, her own body trustingly splayed open before the teal-haired girl. One arm was loosely thrown above her head, the other loosely gripping the purple comforter, a poor substitute for the rich teal hair it had run through moments before. Yutaka's hips lay open, short legs thrown over her lover's knees and hips. The tangerine skirt was a bunched up mess, rolled up over the top of her hips and bunching at her waist it did nothing to conceal the thin white panties she wore.

The same panties that had surprised Minami so thoroughly before. Clinging wetly against Yutaka's girlhood, flushed skin peeked through the translucent cotton. The slit of her wet sex naught but a white strip where the cloth strained between the two swollen lips of the small girl's sex. The dampness permeated the panties, from the risen contour of the small girl's mons pubis to the bottom of the simple panties, where smooth thighs gave way to a cute round bottom. Minami swallowed, her blue eyes flicking up to Yutaka's face, only to find green eyes which had been watching her all along. "I…" Minami stammered, her fingers nervously picking at the tangerine fabric. "Is it… okay?" the tall girl blushed heavily.

"Un." the small girl nodded, a knuckle finding its way to her mouth, a light bite serving to ease her embarrassed nervousness.

Minami licked her dry lips, fingers digging into the tangerine cloth as they searched for the skirt's waistband. Hooking her index fingers, she tugged on the fabric lightly, pulling her partner's hips towards her and then up. Yutaka big her finger, a muffled whine of protest as her cute butt lifted from the bed, the tall girl's knees sliding in under to support her. The small girl blushed furiously, as her legs were lifted straight into the air, her calves resting on the tall girl's shoulder. Minami's cheek nuzzled the girl's smooth calf reassuringly, another soft tug bringing the skirt further down the small girl's waist until fingernails encountered a new texture- the elastic band of the small girl's panties. Impulsively Minami's fingers slid into the narrow bands, drawing a muffled moan from her partner as the clinging cloth rubbed against her aroused sex.

Both girls' excitement was almost palpable, hearts beating furiously as the sticky white cloth of the panties rolled across the small girl's rear, the fabric's tension going slack as it crested the width of the small girl's modest hips. Yutaka's bare rear wiggled ticklishly on Minami's knees as the wet cloth stickily pulled from her skin. The small girl whined as the crotch of the panties pulled away, wetly sucking on her swollen lips as it peeled away. And then her girlhood was bare, the combined skirt and panties sliding up her short legs smearing one of Yutaka's thighs and calves with a trail of her arousal.

Minami's head spun as the scent of Yutaka's girlcum rose with the bunched cloth, her lust peaking as she lifted the bunched cloth to the girl's ankles, only inches from her nose.

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La vendetta di Danni

La vendetta di Dani La leggera nebbia aggiungeva umidità all'aria. Il fresco della notte la avvolse come un asciugamano bagnato, facendole correre un brivido lungo la schiena. Era fortunata a conoscere così bene la zona, altrimenti si sarebbe facilmente persa. Guardò attraverso gli alberi la casa dove viveva, sorridendo leggermente all'unica candela elettrica accesa nella finestra della cucina. Dani Summers ricordava le notti in cui restava sotto quella finestra ad aspettare che Joel Fuller uscisse per vederla. Poteva ancora sentire il calore delle sue braccia avvolte attorno a lui, il sapore dei suoi baci, la pienezza del suo cazzo nella sua...

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Giungendo al termine - Giorno 5 (La zona del cum-fort)

I suoi occhi si aprirono e la luce del primo mattino filtrò brevemente prima che lei li chiudesse velocemente. I suoni morbidi del suo risveglio iniziarono a riempire la stanza mentre allungava, curvava e contorceva il suo corpo come un serpente. Non aveva dormito bene. L'imminente arrivo del suo Maestro le aveva causato lunghi periodi di ansia e soprattutto di desiderio. Mentre si dimenava, il lenzuolo di flanella le si impigliò tra le gambe. Le pieghe catturavano solo la punta del suo clitoride che pulsava costantemente, facendola urlare. Si morse forte il labbro. Le pieghe della sua fica calda e bagnata...

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Jordan la dea del sesso_(1)

Mi chiamo Jake. Sto scrivendo questo perché non riesco semplicemente a crederci io stesso. Spero che quando avrò finito sarà affondato un po 'meglio. Comunque. Quello che sto per raccontarvi è un momento molto speciale della mia vita. Quando ho scopato Jordan. Jordan è sempre stata la ragazza più sexy della mia scuola e tutti desiderano il suo seno perfettamente formato. Sa che tutti i ragazzi non possono resisterle e si prefigge il suo obiettivo personale di indossare il collo a V più basso possibile, solo per tormentarci. Il resto del suo corpo è altrettanto meraviglioso. Dal suo viso meravigliosamente fottuto...

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Folletti urbani

Linsey quasi saltò giù dal marciapiede, con un allegro balzo al passo e un sorriso gentile. La sua pelle non era del tutto pallida e il freddo le rendeva il viso un po' roseo. Indossava un maglione di lana sottile con strisce grigie e rosso vivo. Aveva lunghi capelli castani che puntavano leggermente verso l'esterno e un po' verso l'alto e grandi occhi azzurri luminosi con lineamenti da topo. Indossava una gonna di pizzo bianco con calze bianche e spettacoli che erano quasi come scarpette da ballo. Portava i libri tra le braccia tenendoli avvolgendoli con le braccia, i gomiti rivolti...

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Gioco per amore

Sono tornato, cari lettori! Ho scritto una tempesta durante le vacanze; Sono riuscito a sfornare alcuni capitoli del sequel della mia storia di Re Artù, oltre a questo piccolo numero. Ho preparato questa breve storia d'amore per il concorso di San Valentino 2018 su Literotica. Come puoi vedere dal titolo, ha un tema di gioco, in particolare Pokémon, un gioco in cui sono davvero grande. Mi sono assicurato di scriverlo in modo tale che anche qualcuno che non ha familiarità con il gioco possa facilmente seguire l'azione. Anche se dovessi solo sfogliare le parti di gioco, penso che ti piacerà comunque...

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San Valentino(0)

Paul, il mio amante stava lavorando il giorno di San Valentino del 2005 e non poteva vedermi così ha deciso di portarmi fuori per una cena di festa il giovedì successivo, quella è stata una serata che ricorderò per sempre. Mi ha portato in un ristorante di campagna esclusivo, il tipo di posto con un servizio eccellente e serve cinghiale e selvaggina. Ci è stato mostrato un tavolo appartato in un'alcova con tende, ma è stato un po 'deluso perché il tavolo era apparecchiato per 4 e il cameriere non ha rimosso le due impostazioni aggiuntive, Paul si è seduto di...

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Alice viene sposata

[b]Alice si fa l'autostop 7 di Will Buster Come si può immaginare, un'amante incinta e usata può essere piuttosto difficile da scartare. Difficile, cioè, a meno che una cospicua dote non accompagni la vigorosa piccola volpe. Alice non faceva eccezione a questa regola sociale così prevalente nella tarda Inghilterra georgiana. La pancia di Alice era ora piena di bambino sano per le quasi costanti attenzioni amorose di Lord Elton. Il barone del maniero di Kingston si era goduto a fondo entrambi i buchi stretti e reattivi di Alice ormai da mesi, ma mantenendo fede alla sua promessa, era tempo di acquistare...

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Le avventure di Grace e Anna Erotic Classic Ch-2 Parte 3

Raro classico inglese lascivo. questo è un libro scritto da un gentiluomo inglese di notevole spirito, padronanza della lingua e immaginazione di ordine rabelaisiano. Per quanto erotici, i racconti sono lungi dall'essere sporchi, mentre una trama di emozionante interesse percorre tutta l'opera, legando insieme tutte le storie. Il libro Le avventure di Grace e Anna è stato sottotitolato Le emozionanti esperienze di due ragazze in cerca di amore e lussuria.' Due ragazze amanti del divertimento degli anni '10 scoprono l'amore e la lussuria tra i ricchi oziosi e i poveri ben proporzionati in questa penetrante escursione nei costumi e nella morale...

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Il mio ultimo respiro cap. 1

Amelia Il mio respiro sembrava pesante nel silenzio mortale che mi circondava. Le strade deserte sono immerse nell'oscurità totale e lasciano che le ombre e la fitta nebbia lo rendano estremamente spaventoso e sinistro. Non sapevo se avrei mai potuto smettere di correre, ma sapevo che presto avrei dovuto farlo, perché presto i miei polmoni e il mio cuore non ce la facevano più, perché mi sentivo come se fossi pugnalato con un coltello ad ogni respiro e passo che ho fatto. Ma non riuscivo proprio a fermare i piedi, perché ogni volta che cominciavo a camminare e cercavo di rilassarmi...

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